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04 BRAIN HACKING e l’economia dell’attenzione.

Ciao a tutti, 

oggi ci lasciamo alle spalle i casi estremi delle dipendenze e torniamo a parlare di uomo, tecnologia e società.

Ricapitolando, se vogliamo riassumere nei due principali disagi di questo uso smodato della tecnologia sul nostro cervello troviamo:

  • l’incapacità di capire fenomeni complessi.
  • soglia di attenzione sempre più bassa… di fatto è la condizione in cui l’attenzione quando troppo frammentata non permette più di vivere le situazioni in modo pienamente consapevole e controllato, e quindi ci porta ad agire superficialmente e velocemente.

In uno degli scorsi video abbiamo nominato il “capitale di attenzione” che invece ogni azienda cerca di procurarsi.

Quindi da una parte troviamo l’attenzione frammentata dell’utente medio, dall’altro troviamo la necessità di agganciare questa attenzione da parte delle aziende.

E allora oggi vi spiego che cosa si intende per “economia dell’attenzione”.

Partiamo definendo che cos’è l’attenzione, poi arriveremo all’economia…

L’attenzione è una capacità cognitiva fondamentale che permette di controllare, indirizzare e gestire le risorse cognitive in risposta ai diversi stimoli presenti nell’ambiente.

L’iperstimolazione, derivante dal mondo tecnologico, ha effetti devastanti sull’attenzione. Essa infatti si frammenta, riducendo l’efficienza di risposta, Il multitasking, seppur di moda, è nella realtà nemico dell’efficienza, in diverse aree della vita.

E qui arriviamo all’economia, che si basa su una realtà in cui l’attenzione è diventata un bene prezioso per il mondo del marketing, e in modo semplice, è possibile affermare che il primo grande obiettivo del mercato è quello di attirare l’attenzione, e questo l’ha resa nel tempo un vero e proprio oggetto di business…

L’attenzione è la prima merce di scambio, poiché se essa viene catturata si movimenta una macchina commerciale importante…stimolando l’utente e ad una possibile azione di acquisto o fidelizzazione. 

In una realtà dove contano solo i numeri, è importante quindi imparare a gestire e veicolare le proprie risorse e là propria attenzione al fine di aumentare il controllo su di sé e sulla propria realtà, senza essere in balia dell’ambiente circostante…

Ma le nostre scelte, sono davvero le nostre scelte?

Di questo ne parleremo nel prossimo capitolo, quando parleremo di algoritmi! 

Alla prossima!

Ciao!

S

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