Ciao a tutti
e benvenuti a questo secondo appuntamento dedicato al brain hacking, e a come la tecnologia agisca su di noi sfruttando studi comportamentali ormai assodati.
Ricapitolando, secondo diversi specialisti di informatica, il design degli smartphone e dei social media ricalcherebbe da vicino quello delle slot machine e sarebbe appositamente studiato per creare dipendenza.
Questa pianificazione per distogliere l’attenzione dell’utente da quello che sta facendo e portarlo a visionare il contenuto proposto e a fargli percorrere determinati sentieri, i dark patterns, appositamente preparati, costituisce il “capitale di attenzione” che ogni azienda cerca di procurarsi.
Ma oggi voglio concentrarmi sul tipo di condizionamento che sta alla base di molti schemi comportamentali e che è stato studiato da Burrhus Skinner nel famoso esperimento la “gabbia di Skinner”, in cui ha provocato un comportamento di dipendenza in un piccione.
Come? Beh facile, il piccione viene ricompensato ogni volta che fa una determinata azione, rafforzando così una nuova abitudine di comportamento.
Questo è il meccanismo delle slot machine e noi, come il piccione, torniamo sui social ogni qual volta vogliamo una ricompensa, trovando una nuova richiesta di amicizia, un like, un commento, una mail ecc.
Un capitolo a parte della dipendenza, sembra costituito ormai, dall’uso degli smartphone, che essendo portatili si prestano facilmente a un utilizzo compulsivo: da quando apriamo gli occhi a quando li chiudiamo, il nostro amico affidabile è sempre con noi. In tutto il mondo ormai ed anche in Italia, abbiamo il moltiplicarsi di centri per la cura dalla dipendenza tecnologica.
Dal 2009 all’Ospedale Policlinico Il Gemelli è stato aperto il primo ambulatorio ospedaliero italiano specializzato nella dipendenza da Internet, ma ce ne sono molti altri… purtroppo. Si perde il sonno, la concezione del tempo e dello spazio si dilatano e distorcono.
Un trip da cui è difficile svegliarsi perché Internet non dorme mai, è un flusso continuo, sempre pronto a saziarci con emozioni facili, rapporti puramente “cognitivi”.
Insomma le cose si fanno serie.
E voi? Qual’è il vostro comportamento internet compulsivo?
Da quale applicazione vi fate “Hackerare” di piu?
Vi aspetto al prossimo video.
S